59° Biennale di Venezia in 20 post

Il mio recap della Biennale Arte 2022 in 20 post, che sarebbero stati un po’ di più, ma dalla quantità di visitatori che c’era, nonostante fosse novembre, mi è stato veramente difficile fotografare tutte le opere che avrei voluto in modo consono. Al di là di questo, sono state poche le partecipazioni nazionali della Biennale curata da Cecilia Alemani, che mi hanno colpito, così come le opere presentate al Padiglione Centrale e in Arsenale. Solo alcuni progetti di ricerca sono stati secondo me all’altezza della manifestazione nostrana, per diversi parametri, primo fra tutti la tipologia di formalizzazione del pensiero/concetto. La creazione di nuovo senso rispetto a quello dato attraverso audacia, semplicità, chiarezza e incisività visiva e formale. Di seguito alcuni artisti storici di fama internazionale e talenti emergenti, che secondo me hanno questa caratteristica.

In copertina: Charlotte Johannesson, Antichità, 1981-1986, grafica digitale su carta, plotter

Giardini della Biennale

Yunchul Kim – Padiglione Corea

Elisa Giardina Papa – Padiglione Centrale

Simone Leigh – Padiglione Stati Uniti

Miriam Cahn – Padiglione Centrale

Alexandra Pirici – Padiglione Centrale

Hannah Levy – Padiglione Centrale

Francis Alys – Padiglione Belgio

June Crespo – Padiglione Centrale

Shuang Li – Padiglione Centrale

Maria Eichhorn – Padiglione Germania

ARSENALE

Gabriel Chaile

Lynn Hershman Leeson

Ali Cherri

Barbara Kruger

Sigurður Guðjónsson – Padiglione Islanda

Arcangelo Sassolino, Giuseppe Schembri Bonaci, Brian Schembri – Padiglione Malta

Giulia Cenci

Charlotte Johannesson

Portia Zvavahera

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